La sentenza di Primo grado
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- Categoria: Il processo
- Pubblicato 26 Aprile 2018
- Scritto da stefano
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A sette anni dall'incidente mortale costato la vita a Pietro, dopo che il caso è stato riaperto grazie alla testardaggine e al coraggio della famiglia di Pietro, grazie allo straordinario lavoro dei tecnici ASL di Firenze e di Medicina Democratica e alla pervicacia del Procuratore Generale del Cantone Ticino (da pochi mesi in pensione) uno spiraglio di verità ha illuminato la ormai famigerata galleria del Ceneri.
Con la sentenza del 7 settembre 2017 una parte di giustizia è stata fatta. Pietro non si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato. Pietro - come suo solito - sapeva quello che rischiava, così come lo sapevano gli imputati, e ancora di più ne era consapevole la Cossi- Condotte ma nulla è stato fatto per impedire quella (ed altre) morte (i).
Invitiamo a leggere la sentenza che pubblichiamo nelle parti salienti affinchè chiunque si possa fare un'idea di cosa sia successo quella notte del 22 settembre 2010, delle omissioni, delle negligenze, delle connivenze e dei silenzi che hanno accompagnato l'omicidio colposo di un uomo che lottava per tutti, uno che faceva del sacrificio per gli altri una ragione di vita. In parte i semi che ha sparso sono germogliati in qualche coscienza, e questo processo lo testimonia, i fiori sbocceranno nelle prossime primavere.
Il 25 aprile 2018 a Locarno si è svolto il processo di appello richiesto dai condannati in primo grado
Vi terremo aggiornati
Grazie a tutti quelli che non dimenticheranno